Duomo Di Milano
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Nel corso della seconda guerra mondiale, la Madonnina venne coperta da stracci, onde evitare che i riflessi di luce sulla sua superficie dorata da poco rifatta potessero venire usati come punto di riferimento per i bombardieri alleati in volo sulla città, mentre le vetrate furono preventivamente rimosse e sostituite da rotoli di tela. Pur non essendo stato centrato da bombe a elevato potenziale, anche il duomo venne danneggiato durante i bombardamenti aerei e il suo portone centrale bronzeo mostra ancora oggi alcune \"ferite\" da parte di spezzoni di bombe esplose nelle vicinanze. Nel secondo dopoguerra, a seguito dei danni subiti dai bombardamenti aerei, il Duomo fu restaurato in gran parte, successivamente le restanti porte di legno furono sostituite con altre di bronzo, opera degli scultori Arrigo Minerbi, Giannino Castiglioni e Luciano Minguzzi.
Il duomo ha una pianta a croce latina, con piedicroce a cinque navate e transetto a tre, con un profondo presbiterio circondato da deambulatorio con abside poligonale. All'incrocio dei bracci si alza, come di consueto, il tiburio. L'insieme ha un notevole slancio verticale, caratteristica più transalpina che italiana, ma questo viene in parte attenuato dalla dilatazione in orizzontale dello spazio e dalla scarsa differenza di altezza tra le navate, tipico del gotico lombardo[7].
La vetrata è decorata da Storie di San Giovanni evangelista, tratte dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varazze, qui ricomposte e restaurate negli anni sessanta. La vetrata fu commissionata dal Collegio dei Notai a Cristoforo de' Mottis che la realizzò nel periodo1473-1477[10]. È una delle più belle vetrate del pieno rinascimento conservate in duomo. Il gusto umanista che pervade gli episodi della vita del santo si manifesta negli eleganti costumi quattrocenteschi e nelle splendide architetture di gusto classico rese con rigorosa prospettiva[22].
Il secondo altare, dell'inizio del XVI secolo, è dedicato a santa Prassede, rappresentata insieme a san Carlo ai piedi del Crocifisso e santi nella pala marmorea di Marcantonio Prestinari (1605). La soprastante vetrata di epoca rinascimentale, decorata con le Storie di san Giovanni Damasceno, è fra le più pregevoli conservate in duomo. Fu commissionata dal collegio degli speziali nel 1479 a Nicolò da Varallo. Gli antelli con la vita del santo mostrano una galleria di felici ritratti di personaggi, rappresentativi del periodo umanista in cui furono disegnati, e inseriti in equilibrate architetture classiche rappresentate con rigore prospettico[10].
Nella navata mediana è chiusa da un'absidiola che contiene la cappella della Madonna dell'Albero, disegnata da Francesco Maria Richini (1614) e realizzata con alcune modifiche da Fabio Mangone e Tolomeo Rinaldi. Fino all'epoca di Carlo Borromeo l'abside era occupato dal grande portale detto \"Compedo\". L'arcivescovo ne ordinò la chiusura, per evitare che venisse utilizzato per attraversare la cattedrale da nord a sud, in particolare dai frequentatori del vicino mercato del verziere, che utilizzavano questa porta e l'altra di fronte, sull'abside sud, quale scorciatoi in alternativa al giro esterno del duomo. I bassorilievi che decoravano il portale murato, che costituiscono un'eccezionale testimonianza della scuola lombarda della fase di transizione fra rinascimento e manierismo, furono reimpiegati per decorare la facciata interna dell'arcone che incornicia la cappella della Madonna dell'Albero: da sinistra Natività della Vergine, Presentazione al Tempio di scuola del Bambaia, Presepe di Cristoforo Solari, Cristo fra i dottori di Angelo Marini e Nozze di Cana di Marco d'Agrate, alternati a busti di profeti. La volta è fittamente coperta di brulicanti rilievi barocchi di Gian Andrea Biffi, Giovanni Pietro Lasagna e del Prestinari (1615-1630). L'altare è decorato da una Madonna col Bambino di Elia Vincenzo Buzzi (1768). Le tre vetrate con Storie della Vergine furono interamente rifatte nell'Ottocento a opera di Giovanni Battista Bertini (1842-1847)[10].
Nel Museo, ospitato all'interno di Palazzo Reale sul fianco destro del Duomo, sono ospitati il Tesoro del Duomo, ricchissima collezione di opere d'arte di oreficeria e capolavori d'arte testimonianza di 1500 anni storia della Chiesa milanese, gli esemplari originali di molte delle più pregevoli sculture del duomo, dipinti, arazzi, vetrate e modelli che testimoniano l'intera storia della cattedrale.
You'll need to purchase tickets before you can go up to the \"terraces\" of the Duomo. You can buy them in a ticket office near the \"back\" of the duomo at Sale delle Colonne, Piazza del Duomo, 14/a. If you want to avoid the lines you can purchase tickets in advance through our partner Tiquets. Here are other things to do in Milan, including visiting the Alfa Romeo museum and The Last Supper.
On the baroque altar are two sculptures of two famous local bishops: St Ambrose, the fourth-century bishop that baptized the later Saint Augustine, and St Carlo Borromeo who finally made the duomo usable in the early 16th century. His mummified body may be seen in a rock crystal coffin in the opulently decorated crypt underneath the choir. 59ce067264
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